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L’intervista di “Forbes” all’Amministratore Unico di RSG Group Italia Samuele Frosio

Samuele Frosio

Un diploma da geometra, una laurea in architettura, una passione smisurata per l’arte e una visione che mette al centro la capacità della cultura di migliorare la vita dell’uomo. Sono alcuni dei tratti che delineano il profilo professionale di Samuele Frosio, Amministratore Unico di RSG Group Italia. In un’intervista rilasciata al magazine “Forbes”, il manager racconta del percorso che l’ha portato alla guida della filiale italiana del colosso tedesco del fitness, a cui fanno capo i brand McFIT, Gold’s Gym e John Reed.

Dopo aver seguito il corso di Architettura al Politecnico di Milano, è andato in Germania per scrivere la sua tesi di laurea e approfondire le teorie dell’architetto e ingegnere tedesco Frei Otto, le cui idee hanno segnato profondamente la sua direzione. Il rapporto con la terra di Beethoven e Bach gli ha dapprima consentito di lavorare con alcune banche tedesche e poi lo ha messo in buona luce agli occhi del fondatore di RSG Group Rainer Schaller, che cercava una persona che sviluppasse un centinaio di aperture di centri fitness in Italia. “Sono entrato come responsabile tecnico, della progettazione, costruzione e manutenzione dei centri. E ad oggi ho creato una squadra che ha portato da zero palestre (la prima è stata aperta a Verona nel 2014) a 44 in undici anni”, sottolinea nell’intervista Samuele Frosio.

Dall’ingresso nel Gruppo sono cambiate molte cose. Mentre operava in qualità di Country Manager, nel 2022 gli viene chiesto di diventare Amministratore Unico della filiale italiana, dandogli piena fiducia. Una carica che ricopre portando avanti i valori culturali. “L’importante non è solo il risultato finanziario dell’azienda, ma l’umanità, la professionalità. Il mio focus riguarda le persone e la loro capacità creativa a 360 gradi”, afferma.

Grazie al suo approccio, il CEO è riuscito a trasformare il fitness in “un intreccio di esperienze condivise e di opportunità”, in cui la componente psicologica e spirituale riveste un ruolo di primo piano. Superata l’idea di un ambiente asettico dotato di attrezzi per allenarsi, la palestra diventa così un luogo per la cura della persona a tutto tondo: “Diamo a disposizione ai nostri clienti un luogo dove potersi allenare, ma anche incontrarsi con gli amici, conoscere nuove persone, creare nuove idee, appartenere a una comunità. La forza che una persona coltiva diventa un’energia per la salute mentale, quindi corpo, mente e anima”.

L’impegno per il benessere della comunità si estende anche attraverso iniziative per il sociale, come “Tour Rosa McFIT”, il progetto portato avanti con la Fondazione Veronesi per la prevenzione del tumore al seno, grazie al quale sono state effettuate circa 200 visite senologiche gratuite alle abbonate. Altro aspetto fondamentale è l’attenzione per la sostenibilità. I centri fitness sono infatti costruiti in modo da trovare un punto di incontro tra i consumi energetici, l’autoproduzione dell’energia e il basso impatto di CO2. “Vogliamo creare il miglior confort per il cliente, cercando di essere meno impattante sull’ambiente, attraverso il monitoraggio, la gestione delle temperature, la ventilazione naturale. Questo fa parte della progettazione in modo sostenibile degli edifici, tornando un po’ alla mia formazione”, evidenzia Samuele Frosio.

Sui prossimi obiettivi dell’azienda, il manager dichiara che la missione principale è quella di rendere l’Italia “un Paese culturalmente più sportivo”: “Vogliamo migliorare la qualità di vita con le nostre palestre, magari riuscire ad arrivare a 100 centri fitness in Italia nei prossimi dieci anni, ma soprattutto trasmettere questa nostra visione diversa e trasversale”.

Per maggiori informazioni:

https://forbes.it/2025/10/21/dalla-palestra-alla-persona-rsg-group-cambiando-fitness

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