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Community: Auro Palomba, così ti costruisco un’immagine

Comunicare lo sport attraverso i suoi atleti e viceversa. Con due prerogative gli sportivi devono rappresentare valori positivi e le discipline devono essere minori (per intenderci, calcio, motori e tennis rimangono fuori). È un obiettivo aprire le porte a nuovi investitori e questa è la scommessa di Community, la società che offre consulenza di comunicazione alle aziende (e a quanto pare non solo) che per cominciare ha preso sotto la sua egida Karen Putzer, l’atleta di punta della nazionale di sci. E lei la prima sportiva che ha affidato a Community la cura della sua immagine e le relazioni con gli sponsor. “È stata Deborah Compagnoni – spiega Auro Palomba, presidente di Community, – a segnalarmi la Putzer, considerata da Deborah una sua erede. E vista l’amicizia e la stima che mi lega all’ex campionessa azzurra, ho deciso di buttarmi in questa piacevole avventura. Un’avventura che consiste principalmente nel seguire da vicino il personaggio, consigliarlo su come approcciare i media, aiutarlo a scegliere il programma radio o tv a cui partecipare ecc. “Ovviamente il nostro contributo – prosegue Auro Palomba – è più indirizzato verso le attività di immagine al di fuori dello sport. È qui che ci interessa comunicare il personaggio, evidenziandone le peculiarità e i valori positivi proprio per trasmettere a pubblico nuovi messaggi. Ma anche per far capire agii investitori interessati alle sponsorizzazioni che non esistono solo calciatori, piloti e tennisti il cui accesso, date le cifre astronomiche che muovono, è consentito solo a gruppi industriali“. Perché far scoprire nuovi sport agli imprenditori del made in ltaly aiuta il mercato, calamita denaro, permette anche alle piccole e medie imprese di scoprire il rutilante (e, se ben realizzato, redditizio) mondo delle sponsorizzazioni. Dopo lo sci Community strizza l’occhio all’atletica, alla scherma e a tutte quelle discipline, diciamola pure, tagliate fuori dall’overdose di calcio e motori che imperversa sui media italiani. “Sono molti i settori in cui ancora li concetto di comunicazione non si è ben sviluppato – prosegue Auro Palombami viene in mente la finanza, l’arte, il design. Gli artisti, per esempio, si conoscono poco, spesso per il grande pubblico non hanno un volto. Del resto la comunicazione si applica a qualsiasi cosa: dal prodotto al personaggio, passando per l’evento L’importante, ed è la regola a base per un’agenzia, è la credibilità“. “È l’unico valore che si ha – commenta Auro Palombae che bisogna difendere lavorando correttamente sia con i clienti che con i media“. Concetto semplice semplice ma non a tutti gli operatori chiaro. “È vero, le agenzie spesso puntano sul fattore quantità e ignorano la qualità del lavoro. Finiscono, per capirci, a lavorare insieme e questo non è un bene. Io definisco il nostro lavoro con il termine di facilitatoli. Siamo quelli cioè che facilitano l’incontro tra giornalisti e aziende in quanto conosciamo entrambi i mondi. Ma per farlo dobbiamo riconoscere i limiti e porci con molta onestà. Solo così puoi creare un meccanismo virtuoso”. Community nasce nel maggio del 1991 come spin off della Maurizio Costanzo comunicazione (attualmente la compagine societaria composta dallo Btp&P, Stefano Marini e dallo stesso Auro Palomba) e ha sedi a Milano, Treviso e Roma.

FONTE: Italia Oggi
AUTORE: Leonardo Rodriguez

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