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Auro Palomba: “Pubblicità, in Veneto manca una strategia di comunicazione”

Il vero problema è che sovente la decisione di investire in spazi pubblicitari, siano essi spot televisivi, tabellare su giornali o anche affissioni, viene in assenza di una vera e propria strategia di comunicazione d’impresa, della quale la pubblicità, intesa come advertising, è solo una delle leve. Molto spesso gli imprenditori decidono invece di fare pubblicità unicamente per soddisfare il proprio ego, mancando così completamente il target di riferimento. Questo accade perché, altrettanto spesso, scelgono di fare da soli, per questioni economiche o per poca umiltà, convinti che basti conoscere bene il proprio mestiere o il proprio prodotto per essere in grado di spiegarlo agli altri e soprattutto di convincerli a comprarlo. In questo modo a volte il desiderio di trasgressione diventa semplicemente cattivo gusto, e non aiuta a colpire in senso positivo i consumatori, quello che ovviamente dovrebbe essere l’obiettivo finale di ogni campagna di comunicazione riuscita. Il processo si risolve dunque nell’ennesima buona occasione persa, e nella colpevolizzazione di uno strumento che semplicemente è stato usato in modo non corretto. Quindi, a mio modo di vedere, il problema generale delle imprese venete, con alcune evidenti e rilevanti eccezioni, è ancora antecedente a quello segnalato da Toscani. La trasgressione fine a sé stessa non ha senso, se non incanalata in un percorso di consapevolezza che deve cominciare molto prima, e che molte aziende in questa regione non hanno ancora intrapreso. Solo quando si comincerà a capire che cosa è la comunicazione nella sua complessità, magari par-tendo da leve di minore impatto e di minor costo, si potrà arrivare all’estremo reclamato e a dir la verità anche raggiunto in passato da Toscani proprio qui con la Benetton. Per questo io credo che il vero e proprio compito di tutti gli stakeholders della comunicazione, consulenti d’impresa, pubblicitari, responsabili comunicazione e marketing delle aziende, giornalisti, professori universitari, debba essere rivolto verso una maggiore educazione degli imprenditori alla comunicazione. Per la trasgressione, è meglio attendere ancora un po’.

FONTE: Corriere del Veneto
AUTORE: Auro Palomba

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