Alessandro Benetton: l’importanza di dare (e ricevere) un buon feedback
Un feedback che si limita a punire o abbattere non è efficace: “La forza di un leader si riconosce anche dalla sua capacità di dare feedback efficaci alla squadra. I feedback dati male non solo sono inutili, ma addirittura dannosi”.
Così Alessandro Benetton si è espresso in un recente episodio della sua video rubrica social “#UnCaffèConAlessandro”, nella quale l’imprenditore riflette su vari temi d’interesse e di attualità discutendone con la community. Il tema prescelto per la settimana si concentra proprio sull’importanza di dare (e ricevere) un feedback efficace quando si lavora a un progetto. Alessandro Benetton ha raccontato la sua esperienza personale, come di consueto, rifacendosi alla recente pubblicazione dell’autobiografia “La Traiettoria” (Mondadori, 2022). “Ho deciso che 50 persone avrebbero letto il libro in anteprima e mi avrebbero dato il loro parere”, ha raccontato, spiegando poi di aver scoperto che “solo attraverso gli occhi degli altri si può scoprire dove e come migliorare”. Ma quali sono le caratteristiche che un buon feedback deve avere per risultare efficace e utile a chi lo riceve?
Innanzitutto, deve essere specifico: “Deve farmi capire esattamente dove sto sbagliando e come lavorare per migliorarmi”. Da qui deriva anche una seconda caratteristica fondamentale: il feedback deve essere un punto di partenza, la molla per far sì che il progetto vada a buon fine e non ristagni, imprigionato in una eterna abbozzatura. “Può capitare che per poca chiarezza o inesperienza un lavoro non venga fuori come vi aspettavate”, ha spiegato Alessandro Benetton. “La prima versione del mio libro era molto diversa da come la potete leggere oggi. La storia è sempre quella, ma c’erano tante parti da tagliare o da migliorare”. La seconda parte in particolare era ricca di tecnicismi legati al mondo della finanza e alla storia di 21 Invest, la società di private equity fondata e guidata dall’imprenditore. Il confronto pre-pubblicazione ha aiutato a rendere questa parte più comprensibile e più in linea con il tono generale del testo, più caldo e ricco di aneddoti personali.
Infine, un buon feedback dovrebbe essere schietto (ma non maleducato). Dare feedback negativi è spiacevole, “si tende quindi ad addolcire la pillola”. Tuttavia, è sempre meglio essere diretti e onesti, per evitare perdite di tempo e aiutare l’altro a migliorare con idee concrete.
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