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L’architettura richiede umiltà, correttezza e serietà: la visione di Raffaello Molina

Raffaello Molina, architetto ticinese dalla comprovata esperienza professionale, ha fondato a Lugano nel 2006 lo studio RM Buildings & Architecture. Nella sua ottica, i principi della serietà, dell’umiltà e della correttezza sono indispensabili nel mondo dell’architettura: ogni professionista dovrebbe tenerli sempre a mente per dare al proprio lavoro il giusto valore. In una società profondamente cambiata e in un mercato sempre più rigoroso e determinante, anche le esigenze della clientela si sono innovate. I clienti, attraverso i numerosi strumenti messi a disposizione dal web, hanno raggiunto un alto livello di conoscenza e consapevolezza, rinnovando le proprie richieste. E qui entra in gioco l’analisi dell’architetto, che deve essere in grado di comprendere e percepire i gusti, le necessità e i desideri dei propri acquirenti: “Nel momento in cui l’architetto ha capito come far indossare la veste abitativa o professionale al proprio assistito, in quel preciso istante ha compiuto gran parte del suo dovere”, afferma Raffaello Molina. L’interazione e la cooperazione tra le due parti permettono così di ideare e creare progetti professionali su misura. L’architetto ticinese non ha riscontrato particolari prevalenze maschili o femminili nelle nuove generazioni, bensì ha osservato la presenza di una forte armonia decisionale nel nucleo famigliare. Luce, colori, ampi spazi e rispetto per l’habitat umano sono gli elementi preferiti da Raffaello Molina, che predilige modelli abitativi o professionali in cui prevale la luce naturale, quindi altezze non inferiori ai 2,70 metri, infissi molto ampi e materiali a secco per evitare un alto tasso di umidità sono i must have di una soluzione residenziale ottimale. Anche gli artigiani giocano un ruolo fondamentale nella creazione di progetti architettonici, ma secondo il suo pensiero negli ultimi anni i professionisti dell’artigianato del Canton Ticino sono rimasti inoperosi accontentandosi del benessere e dell’esclusività ottenuti negli anni: l’aumento della domanda ha inevitabilmente portato ad un aumento dei costi, tuttavia la qualità dell’offerta non è stata potenziata e gli artigiani professionisti “si sono fermati sui propri allori”. Un cambio di passo, secondo Raffaello Molina, sarà possibile solo se nel prossimo futuro “il ceto medio mondiale tornerà a vivere in tutto il suo concreto splendore e ognuno potrà rimanere se stesso senza cedere il passo a compromessi più o meno futili”.

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