Browse By

I giovani al lavoro, Virginia Stagni: verso una nuova era di trasparenza e crescita

Con la Generazione Z che rappresenta il 20% delle nuove assunzioni in Italia, il panorama lavorativo sta subendo un’evoluzione significativa. Virginia Stagni, Chief Marketing Officer e Head of Communications di Adecco Group Italy, condivide la sua visione su come le aziende dovrebbero approcciare questa generazione consapevole e dinamica.

Secondo la manager, la principale differenza tra i Millennials e la Gen Z risiede nella richiesta di trasparenza riguardo ai percorsi di crescita professionale. I giovani desiderano sapere fin dal primo giorno quali opportunità offre un’azienda e come possono progredire al suo interno. Non si accontentano più di un percorso di carriera lento e graduale, ma vogliono una chiara visione delle loro prospettive future.

Le aziende non possono più utilizzare le vecchie strategie per avvicinare i giovani al mondo del lavoro. Stagni sottolinea l’importanza di spiegare chiaramente come uno stage possa essere un primo passo verso una carriera significativa. La Gen Z non ha paura di porre domande e richiede una comprensione profonda delle dinamiche aziendali e delle proprie opportunità di sviluppo.

Un altro tema centrale è il bilanciamento tra vita privata e lavoro. Con un’attenzione crescente al benessere mentale e alla prevenzione del burnout, Virginia Stagni evidenzia come il 30% dei giovani consideri la flessibilità oraria fondamentale. È essenziale non fraintendere questa esigenza come una mancanza di impegno, ma piuttosto come una consapevolezza dei rischi legati a un’eccessiva pressione lavorativa.

In questo contesto, Adecco si pone come mediatore tra le aziende e i giovani candidati. La manager spiega che il compito dell’agenzia è non solo quello di identificare competenze, ma anche di valutare la compatibilità culturale tra le parti. Questo è particolarmente cruciale per le piccole e medie imprese, che costituiscono l’80% del business di Adecco in Italia.

La Stagni respinge l’idea che la Gen Z sia irriverente o poco impegnata. Al contrario, li descrive come una generazione “consapevole”, con idee chiare e aspettative ben definite. I giovani di oggi cercano attivamente di capire come possono contribuire e crescere in un’azienda, dimostrando una maturità che, a suo avviso, le generazioni precedenti non avevano.

Sull’argomento dello smart working, la manager avverte che, sebbene i giovani possano desiderare il lavoro da remoto fin da subito, è fondamentale che inizino con un periodo di integrazione nell’ambiente aziendale. Comprendere il contesto in cui si lavora è essenziale per costruire relazioni e comprendere appieno la cultura dell’azienda.

Per attrarre i talenti della Gen Z, Virginia Stagni consiglia alle aziende di instaurare un rapporto autentico con le comunità locali. Collaborare con scuole e associazioni è fondamentale per creare un legame forte tra il mondo del lavoro e i giovani talenti. Inoltre, le aziende dovrebbero essere aperte ad assumere profili diversi, in quanto la diversità è la chiave per l’innovazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cookie & Privacy Policy | Cookie setting