Ilaria Fumagalli: la nuova guida di Steriline tra innovazione e radici familiari
Un’impresa familiare nata a Como nel 1989 che oggi compete su scala globale nel packaging farmaceutico. Alla guida, Ilaria Fumagalli, CEO di Steriline, che ha raccolto il testimone dal padre Gerardo per portare avanti una visione d’impresa votata all’innovazione, alla crescita sostenibile e al legame con il territorio.
Una visione internazionale unita alla solidità di un’impresa di famiglia: è questo il binomio che ha permesso a Steriline di affermarsi come uno dei principali attori mondiali nel settore delle linee complete per il confezionamento asettico di prodotti iniettabili e oftalmici. Oggi, a guidare l’azienda comasca è Ilaria Fumagalli, Chief Executive Officer, che con il fratello Federico, Chief Sales Officer, rappresenta la seconda generazione di una realtà che ha saputo trasformare una vocazione industriale in una storia di successo globale.
Fondata nel 1989 dal padre Gerardo Fumagalli, ancora oggi presidente del CdA, l’azienda è cresciuta in modo esponenziale passando dalla produzione di singole macchine a soluzioni robotizzate ad alta tecnologia. “Abbiamo introdotto la prima linea di riempimento robotizzata nel 2016 – racconta la CEO – migliorando flessibilità, affidabilità e riducendo sprechi e interventi manuali”. Oggi, metà delle linee prodotte da Steriline sono robotizzate.
Nel corso degli anni, l’azienda ha integrato i fornitori chiave, ha aumentato il personale e aperto due filiali strategiche negli Stati Uniti e in India, a testimonianza di una visione sempre più globale. La prova di resilienza più importante è arrivata durante la pandemia: nel 2021, Steriline ha realizzato una linea di riempimento flaconi per il vaccino anti-Covid in soli sei mesi, a supporto della produzione per BioNTech.
Oggi Steriline sta per raddoppiare la propria capacità produttiva grazie all’ampliamento del sito di Como, ma senza mai pensare di delocalizzare. “Il nostro know-how è italiano, così come le soluzioni che offriamo, altamente personalizzate. Spostare la produzione per abbattere i costi significherebbe disperdere un patrimonio costruito in anni”.
Tra gli obiettivi di Ilaria Fumagalli, c’è l’investimento in ricerca e sviluppo, con progetti che integrano intelligenza artificiale e visione artificiale per il controllo in tempo reale delle macchine, ma anche la formazione dei giovani attraverso collaborazioni con istituti tecnici in Italia e all’estero. “I nostri tecnici partecipano direttamente alla formazione per creare un vivaio di talenti”.
Alla domanda su cosa significhi essere una donna alla guida di un’impresa industriale, la CEO risponde con naturalezza: “Il passaggio di consegne è stato graduale, supportato da una lunga preparazione. È stato vissuto come un’evoluzione naturale, non come uno strappo”. E confida un insegnamento del padre che l’ha guidata nel suo percorso: “Il meglio è nemico del bene”, un invito a non lasciarsi bloccare dal perfezionismo, ma a concentrarsi sulla visione d’insieme.