Alla guida della Luiss il foggiano Giovanni Lo Storto: “Puntiamo sui giovani”
L’intervista della Gazzetta del Mezzogiorno a Giovanni Lo Storto
C’è un pugliese da ieri alla guida della Luiss, l’università di Confindustria. Giovanni Lo Storto, foggiano, eredita il timone lasciato da Pierluigi Celli che passa la mano dopo otto anni. Il nuovo direttore generale ha compiuto in Luiss tutte le tappe di una scalata inarrestabile, ad appena 42 anni: è stato vicedirettore per sei anni, ancor prima responsabile del controllo di gestione dell’ateneo privato. Un giovane di successo che si propone di mettere i giovani al centro del suo programma: «Sono molto felice per questo incarico che mi darà ancor più l’opportunità di continuare a costruire un percorso incentrato sulla valorizzazione dei giovani e della formazione. Con il rettore Massimo Egidi e il direttore Pierluigi Celli abbiamo svolto in tal senso un lavoro in prospettiva che ci aiuterà, ne sono convinto, a centrare quegli obiettivi di ulteriore di crescita che un grande ateneo moderno deve perseguire».
Formazione e internet: ritiene sia più facile per un’università privata, svincolata dalle liturgie del pubblico, entrare in sintonia con i "nativi digitali" gli studenti di oggi?
«Le sfide della modernità ruotano intorno a due elementi: maggiore presenza di giovani e di donne. Noi partiamo da un dato: Emma Marcegaglia (confermata alla presidenza della Luiss: ndr) è stata la prima donna al vertice in Confindustria. Lo consideriamo un vantaggio. Proporremo corsi di laurea innovativi, abbiamo già realizzato un acceleratore d’impresa in un luogo suggestivo alla stazione Termini, al secondo piano dell’ala Mazzoniana aperto ai nostri studenti ma anche di altre università».
La Puglia è la terza regione per bacino di iscritti alla Luiss. Ma poi ritornano?
«Stiamo cercando di costruire intese con il sistema territoriale delle aziende, finora hanno risposto molto bene le aziende del Nord e del Centro. Ora abbiamo progetti in Calabria e Campania, stamattina (ieri: ndr) ne ho parlato col presidente di Confindustria Foggia».
Giovanni Lo Storto, secondo lei alle imprese basteranno gli incentivi del governo per assumere?
«Le agevolazioni indubbiamente aiutano a entrare nel mondo del lavoro, ma sarebbe più interessante se si investisse di più sulle nuove imprese. Penserei, ad esempio, alla costituzione di un fondo per le imprese giovanili. C’è bisogno di una rivoluzione culturale, dobbiamo avere il coraggio di guardare oltre un orizzonte più lungo».
FONTE: Gazzetta del Mezzogiorno
AUTORE: Massimo Levantaci