Susanna Esposito al WAidid Congress 2024: insieme per plasmare il futuro
Dal 28 al 30 novembre 2024, si è tenuta a Milano, all’Hotel NHow, la quinta edizione di WAidid Congress (World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorsders). Il discorso di apertura è stato tenuto dalla Presidente della Società Scientifica, la Prof.ssa Susanna Esposito, la quale è stata entusiasta nell’accogliere professionisti e ricercatori provenienti da tutto il mondo e facilitare tra loro un dialogo e collaborazione riguardo le malattie infettive e i disturbi immunologici. Nel suo discorso, la Prof.ssa ha ribadito la missione di WAidid, colmare le lacune tra ricerca, politiche sanitarie e pratica clinica. Tra le problematiche affrontate tra i membri della Società Scientifica, oltre al Covid-19, ci sono state la resistenza antimicrobica, l’impatto del cambiamento climatico sulle malattie infettive e l’importanza di garantire equità nell’accesso alle cure sanitarie.
Susanna Esposito nel discorso inaugurale ha illustrato quali sarebbero stati gli eventi del Congresso, con un programma dedicato a: approccio “One Health” alle malattie infettive, progressi nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare le pratiche cliniche, interazione tra tubercolosi e COVID-19, sviluppi promettenti nel campo dei vaccini e lotta al problema persistente della resistenza antimicrobica. L’importanza di questo congresso è dimostrata dai suoi partecipanti, provenienti da 20 Paesi differenti, i quali sono portatori di innovazione e competenze, con lo scopo di discutere dei progressi futuri sui big data e della progettazione di interventi innovativi nella sanità pubblica.
La Prof.ssa ha specificato quanto sia cruciale l’interazione tra i partecipanti attraverso domande e discussioni nei momenti di confronto. Dopo i ringraziamenti alla segretaria organizzativa e al Consiglio Direttivo, Susanna Esposito ha concluso con una citazione di Helen Keller: “Da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto”, sottolineando come gli sforzi collettivi del presente possano plasmare il futuro delle malattie infettive e dei disturbi immunologici.