Solidarietà in azione: la visione di Valentina Pellegrini nel Gruppo Pellegrini
Valentina Pellegrini si distingue per aver saputo trasformare il welfare in un percorso fondato sulla dignità e sull’inclusione. Fin dai primi passi all’interno del Gruppo Pellegrini, fondato dal padre Ernesto nel 1965, la sua azione si è improntata a dare risposte concrete, mettendo al centro il valore intrinseco di ogni individuo. Il ristorante solidale Ruben rappresenta l’emblema di questa visione: non si tratta di un banale pasto gratuito, bensì di un’esperienza culinaria studiata nei minimi dettagli. Con un contributo simbolico di un euro, gli ospiti accedono a menu curati da chef e nutrizionisti che, ogni sera, elaborano piatti sani e completi. Qui il cibo diventa veicolo di relazioni autentiche, capace di abbattere i pregiudizi e di far sentire ogni persona parte integrante di una comunità accogliente.
Parallelamente, il progetto “Futuro prossimo” offre un sostegno mirato a 30-50 famiglie che si trovano in situazioni di particolare fragilità. Attraverso l’impiego di tutor dedicati e l’accesso a servizi che spaziano dalla salute al supporto familiare e ambientale, l’iniziativa restituisce tempo ed energie, permettendo a chi ne ha più bisogno di intraprendere un percorso di vera rinascita personale e professionale.
L’impegno di Valentina Pellegrini non si ferma qui. La ristrutturazione di cinque alloggi, trasformati in case temporanee integrate da laboratori di formazione rivolti a chi cerca lavoro, testimonia la volontà di unire l’aspetto abitativo a quello formativo, generando un impatto positivo sia a livello individuale che comunitario. A questo progetto si aggiunge “DiVisi”, l’installazione artistica ideata da Riccardo Bagnoli, che raccoglie 100 ritratti di utenti, operatori e volontari del Ruben. Quest’opera rende visibile ciò che altrimenti potrebbe rimanere nascosto, trasformando la fragilità in un’opportunità di incontro e riconoscimento, dove le differenze si fanno ponte di un’aggregazione autentica.